Per la Tempra “A MUSO DURO” da Pierangelo Bertoli agli artisti riuniti per una causa

L’EDITORIALE – Siamo a ottobre, il curioso intermezzo tra la fine delle estati e gli inverni dietro alle porte per il re-inizio dei nostri progetti. Ora, per il continuum di questa linea editoriale, abbiamo pensato di poter parlare, se toccati da ispirazione, di una concausa della Volontà.
Caratteristica di tutti di chi vince e di chi impara … mi è piaciuta definirla così.
Se questa, come disse il poeta risorgimentale Vittorio Alfieri in una sua celebre frase
“ … volli, e volli, e fortissimamente volli … ” potesse considerare ovviamente la Volontà di agire, quindi di
continuare e sperare in una condizione migliore del proprio essere, aveva anche in sé qualcosa in più:
non è l’atteggiamento, ma una pressione su questo …
ho pensato che potremmo considerare il concetto di quella cosa che mai ci fa sentir sconfitti dopo un no
ma sempre impervi, e mai assopiti e sempre vigili per il nostro si;


LA TEMPRA .
Con le creazioni di tutti voi, potremmo dar vita a un numero davvero niente male, ma per questo serviva
una grande canzone … un brano il cui autore fosse degno ispiratore di altri cantanti italiani … e lo è stato
eccome … si intitola “A muso duro” di Pierangelo Bertoli .
In una vita, che io non posso neanche provare a immaginare, dove ottenebrato dalla poliomielite a pochi
mesi dalla nascita fu costretto nel tempo su una sedia a rotelle, è stato un imperturbabile esempio di
Tempra: sempre costante nella sua divergenza spirituale, fu persona spesso estranea a compromessi.
Di seguito alcune parole:

Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro


Scritta nel 1980, ne è stata fatta una bellissima cover da tredici dei nostri artisti:
Biagio Antonacci; Claudio Baglioni; Elisa; Tiziano Ferro; Giorgia; Jovanotti; Luciano Ligabue; Litfiba; Fiorella
Mannoia; Negramaro; Nomadi; Renato Zero; Zucchero Fornaciari.
Così, reinterpretata il 22 settembre del 2012 per raccogliere fondi a sostegno della ricostruzione in seguito al sisma che colpì l’Emilia Romagna nello stesso anno, si esibirono a Campovolo.
Questo autore da cui attingiamo, fu costantemente fedele a se stesso e, anche frequentando talvolta
ambienti vicini alla politica, temprò d’obbligo il suo carattere per regger meglio alle dinamiche presentate.

È stato l’unico cantautore di cui si parla, sempre nelle intime interviste dei cantanti nostri connazionali, dove loro hanno guardato a quest’uomo come un’ indomabile anima contro i dominatori.
Dunque a noi redattori e lettori… a tutti noi che in realtà non ci potremmo mai fermare perché in fondo sappiamo che la vita è si, una meravigliosa occasione di crescita o per essere quello che vorremmo e magari diventare la nostra stessa ispirazione, ma v’è anche l’infinita e interna lotta fra quello che vorremmo e quello che al momento non possiamo essere … chissà solo il tempo lo dirà … ma intanto questo è solo un consiglio:
che s’impari il colpo ad attutir, che s’impari o continui a ritemprar la tempra .

Paolo Cavaleri

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